La donna che sbatteva nelle porte

2011/2012/2013

Paula (ph.F.Gibaldi)

La protagonista di La Donna Che Sbatteva Nelle Porte si chiama Paula Spencer, ha trentanove anni e vive a Dublino, ma la storia di abuso fisico e psicologico che si porta addosso potrebbe essere successa ovunque. Padre misogino e madre sottomessa, già da adolescente ha voglia di fuggire da una famiglia che non la sa amare e da una scuola che la etichetta come una ragazzina stupida e amorale. Tutto cambia quando, qualche anno dopo, diventa la “signora” Spencer, la moglie di Charlo, il bello del quartiere, sicuro, vincente, carismatico. Charlo è la felicità, il sesso, la speranza, il riscatto. Poi arrivano i figli, Charlo, che beve pesantemente, perde il lavoro e la vicenda precipita improvvisamente nelle profondità di un dolore fisico e psicologico, dove lo sbattere la testa nelle porte diventa per Paula metafora per nascondere la violenza subita dal marito. Ma Paula non perde mai la voglia di vivere e alla fine riesce a trovare la forza di ribaltare la situazione.

Esattamente come il libro, scritto da Roddy Doyle (l’autore di The commitments, The Snapper, Paddy Clarke ha ha ha!) con una sensibilità e una capacità rara di descrivere ed analizzare l’universo femminile (quasi una metamorfosi), il monologo teatrale si sviluppa come un flash back, narrato dalla protagonista dalla soglia della propria abitazione, nel momento in cui butta fuori di casa il marito. Per questo motivo Giorgio Gallione, assieme allo scenografo Guido Fiorato, ha scelto di ambientare lo spettacolo in una stanza interamente foderata di prato, uno spaccato della casa degli Spencer ibrido fra interno e esterno.

 

Tratto dall’omonimo romanzo di Roddy Doyle
Drammaturgia e regia
Giorgio Gallione
Scene e costumi Guido Fiorato
con Marina Massironi
Luci Aldo Mantovani
Produzione Teatro dell’Archivolto

 

Cartella Stampa

 

Foto di scena di Bepi Caroli

 

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